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DA TOSCANA & CHIANTI NEWS

DALL’OLTRARNO ALL’OLIMPO

NELLO STUDIO DI ONOFRIO PEPE RIVIVONO I MITI DELL’ANTICA GRECIA

Articolo di Dominique Fuchs – Winter Edition 2016

Foto di Giovanni Conti

L’Oltrarno e in particolare l’area attorno al Cestello, tra le meno contaminate del centro storico di Firenze, ospita l’ultimo vero studio di un artista, Onofrio Pepe, un grande scultore ancora attivo in Firenze.

Quasi sommerso dalle Danae, dagli Apollo, dalle figure di Sisifo o di Minerva, l’artista settantenne prosegue la sua riuscita ricerca interiore attraverso lo svelamento dei miti.

Nei soggetti che evocano la sete di vita, l’eterna giovinezza e l’incorruttibilità della bellezza, la forza del desiderio d’amore, il Maestro giorno per giorno si ritrova, modellando, plasmando e dipingendo.

Le sue sculture spesso si ravvivano con plateale dipinture, esuberanti dorature, forza della luce, irruenza del sole che illumina le arti, una tavolozza che anche nei suoi pannelli dipinti si anima di forza plastica.

I suoi dipinti, nell’ultimo ciclo dell’anno 2016, hanno potenza di forma e di materia, da assimilarsi più a dei bassorilievi, come ci si aspetta da uno scultore che a delle tele dove solitamente la materia più scarsa affida i volumi ad ombre e luci.

I pannelli più recenti del Maestro non si curano di essere solamente pittura o solamente scultura, hanno una potenza cromatica, una forza vitale nella materia mossa e sollevata che testimoniano la sua inarrestabile energia creatrice.

Se Onofrio Pepe si trincea nel suo studio, in mezzo alla folla delle sue creature, è anche lì sollecitato costantemente, sfidato dall’Olimpo che ha saputo creare, a popolare ulteriormente il nostro mondo con Ninfe ed Efebi, Dei e mostri come i Centauri.

Egli ha fatto scendere tra i mortali che siamo la serenità e la bellezza che circondano ed animano la poesia dei miti antichi.

Lo scultore ha saputo, attraverso la sua ricerca, ricordarci come la separazione di Amore e Psiche ci possa spezzare il cuore; come il Centauro sappia esprimere in noi i peggiori e più violenti istinti; come Apollo e le Muse possano portarci serenità nell’amore delle arti; come la caduta di Icaro che si illudeva di dominare il sole della saggezza sia il nostro  comune destino.

Oltre che a Firenze, sue opere si trovano a Parigi, Madrid, Londra, New York e Palm Beach.